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Cambiare gli infissi: guida pratica per una scelta consapevole

Rinnovare gli infissi è un investimento per migliorare il comfort, l’efficienza energetica e il valore della tua casa. Per affrontare la scelta dei nuovi infissi con sicurezza e consapevolezza, selezionando la soluzione ideale per rendere la tua casa più efficiente, confortevole, sicura e bella, è utile una corretta informazione.

Per venirti incontro e dissipare i tuoi dubbi, abbiamo selezionato – e selezioniamo costantemente – le domande più comuni su infissi e serramenti, da cui cominciare per comprendere quali caratteristiche devono avere le tue nuove finestre.

Per infisso intendiamo la struttura rigida e immobile che incornicia e sostiene una finestra o una porta, fissata alla muratura degli edifici. Come il telaio di un quadro, che contiene la tela, gli infissi contengono le ante, che possono essere fisse o mobili. Per serramento, invece, intendiamo l’elemento mobile che serve a chiudere l’apertura di un edificio, come una porta o una finestra, che si installa all’interno dell’infisso. Esistono diverse tipologie di serramenti, come finestre a battente, porte scorrevoli, persiane e serrande.

I materiali attualmente più diffusi in commercio per gli infissi sono il PVC, l’alluminio e il legno. Messi a confronto, offrono pro e contro da considerare per una scelta consapevole. 

Il PVC è considerato il materiale ideale per le finestre: è robusto, durevole, versatile, facile da lavorare, con una buona tenuta della ferramenta, ha elevate proprietà di isolamento termico perché non è un buon conduttore di calore. Rimane stabile anche quando è esposto ai raggi UV ed è resistente all’acqua e alle intemperie, alla salsedine e all’acqua clorata. È, inoltre, un materiale resistente allo sporco, che necessita di una manutenzione ridotta ed è riciclabile al 100%. L’alluminio, dal canto suo, è molto leggero, duttile e malleabile, robusto e resistente alla corrosione, offre un’estetica elegante e un design moderno e minimale. A differenza del PVC, però, è un buon conduttore di calore e necessita di profili a taglio termico per poter garantire elevate prestazioni di isolamento. Il legno, infine, è un materiale naturale, da sempre utilizzato dall’uomo, più adatto ai serramenti interni perché, non essendo esposto agli agenti atmosferici, non si deteriora e richiede una minima manutenzione.

La trasmittanza termica, indicata con la lettera U, è il parametro principale che misura la capacità di un materiale o di un elemento costruttivo di trasmettere calore. Indica, cioè, quanto calore si disperde attraverso un metro quadro di superficie finestrata con una differenza di temperatura di 1 K tra interno ed esterno. Si esprime in Watt per metro quadrato Kelvin (W/m²K) ed è molto importante per la valutazione dell’efficienza energetica di un edificio: le dispersioni di calore attraverso le strutture dell’edificio rappresentano una delle principali cause di spreco energetico per raffreddare o rinfrescare gli ambienti.

Più è basso è il valore UW, migliori sono le prestazioni e le capacità di isolamento termico dell’infisso. Poiché negli infissi il calore si disperde attraverso il vetro e attraverso il telaio, occorre tenere conto anche dei valori Uf e Ug ovvero, rispettivamente, trasmittanza termica del telaio e del vetro.

Riferito agli infissi, il fattore solare rappresenta la quantità di energia solare che passa attraverso un serramento e ne indica la misura della permeabilità. È indicato con g, è espresso in percentuale e descrive la quantità di calore che passa attraverso il vetro e raggiunge gli ambienti interni. Più questo valore è alto, maggiore è il riscaldamento dovuto all’energia solare.

Il coefficiente Rw è il parametro che misura in decibel il potere fonoisolante di un infisso ovvero la sua capacità di isolare dal rumore esterno: più alto è il valore Rw, maggiore sarà la prestazione acustica. Spesso, quando si valutano le prestazioni di una finestra, si tiene conto solo delle capacità isolanti del vetro e si trascura quanto la struttura dei profili e la qualità della posa in opera possano influire sull’isolamento acustico, senza dimenticare il cassonetto dell’avvolgibile, che dovrebbe essere a tenuta ermetica per impedire al rumore di passare all’interno.

Gli infissi a taglio termico sono finestre dotate di una particolare struttura che permette di ridurre notevolmente la dispersione di calore, sia in inverno che in estate, e migliorare il comfort abitativo e l’efficienza energetica di un’abitazione. All’interno del profilo dell’infisso si inserisce un materiale isolante a bassa conducibilità termica, che crea una barriera tra l’interno e l’esterno dell’infisso. In questo modo si interrompe la continuità termica ovvero la trasmissione di calore che avviene per contatto tra l’interno e l’esterno attraverso il materiale del serramento.

La trasmissione o trasmittanza luminosa (LT), indica in percentuale la quantità di luce visibile che attraversa un materiale, come il vetro di una finestra: rappresenta la luminosità che si ottiene in un ambiente interno rispetto alla luce esterna. Una LT molto elevata migliora il comfort visivo e il benessere degli occupanti, favorisce una migliore illuminazione naturale degli ambienti, riduce il consumo di energia elettrica per l’illuminazione artificiale, con conseguenti benefici economici e ambientali.

In edilizia, quando si parla di posa in opera, s’intende l’installazione o la collocazione di un elemento, solitamente un componente edilizio, in un determinato contesto o ambiente. Nel caso specifico dei serramenti, essa si riferisce al processo di montaggio e fissaggio di finestre, porte e pareti vetrate in una struttura edilizia. La posa in opera di un serramento è una fase cruciale, poiché influisce direttamente sulla qualità e sulle prestazioni dell’elemento installato: se non è eseguita a regola d’arte, può causare la formazione di muffa e condensa, con conseguenze negative per la salute e la sicurezza degli occupanti dell’edificio. La muffa può provocare allergie, asma e altri problemi respiratori, mentre la condensa può portare alla formazione di ruggine e deterioramento dei materiali. Un infisso posato male, inoltre, può influire sull’efficienza energetica dell’abitazione, causando dispersioni e sprechi, ed essere più vulnerabile ai tentativi di effrazione.

La permeabilità all’aria rappresenta la quantità di aria che riesce a passare tra l’anta e il telaio di una finestra. Maggiore è la permeabilità, maggiori saranno gli spifferi e più energia si disperderà dall’interno verso l’esterno. Per scoprirlo, si segue la norma EN 1026: la finestra viene sottoposta a diverse pressioni, sia positive che negative, simulando l’azione del vento. In base alla quantità d’aria che passa, misurata in metri cubi per metro quadro in un’ora di tempo, si individuano, secondo la norma EN 12207, quattro classi di serramenti: più elevata è la classe, per esempio la classe 3 o la 4, minore è la permeabilità dell’infisso e maggiore la tenuta.

La tenuta all’acqua, in ambito edile, descrive la capacità di una finestra, porta o altra struttura di resistere all’infiltrazione di acqua proveniente da pioggia battente, anche in presenza di vento. Per i serramenti, la tenuta all’acqua viene testata secondo la norma europea EN 1027. In particolare, Finstral usa il metodo di prova A, con il quale il serramento è completamente esposto e le superfici vengono irrorate con un angolo di spruzzo di 24° (+/- 2°), cioè con un’inclinazione verso il basso. La classificazione dei serramenti, da 1 a 9, avviene secondo la norma EN 12208: più è elevata la classe, migliore la tenuta.

Le finestre sono come barriere che ci proteggono dagli agenti esterni, tra cui il vento. La resistenza al carico del vento rappresenta la capacità di un infisso di resistere alle forti pressioni e/o depressioni causate dal vento, senza subire deformazioni eccessive o rotture, conservando le sue proprietà e tutelando la sicurezza degli utenti. Le norme europee EN 12211 e EN 12210 stabiliscono i criteri per la valutazione delle resistenza che risulta dalla combinazione tra la massima deformazione ammissibile della principale struttura portante e la massima pressione applicata all’elemento: anche in questo caso, più è elevata la classe, maggiore è la resistenza dell’infisso.

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